Il Consiglio Regionale Brasov, Il Centro Regionale per la conservazione e la promozione della cultura tradizionale di Brasov, insieme all'Arcidiocesi ortodossa rumena di Sibiu, l'Arcivescovato Fagaras e la Parrocchia ortodossa rumena di Victoria hanno organizzato una mostra di icone su vetro, chiamata ?Il Cammino dell'Icona?.
La mostra è stata albergata dalla Chiesa ortodossa ?I Santi Costantino ed Elena?. Il parroco è Octavian Smadu, famoso già per gli eventi ecumenici nazionali ed internazionali che ha organizzato. Pittori d'icone di tutte le età, da molte parti del paese, insieme ai i più giovani pittori di Victoria, hanno partecipato alla manifestazione.
Centenario del pittore d'icone
?L'idea di una mostra annua del Cammino dell'Icona è nata nel 2006, quando abbiamo celebrato il centenario di Timforea Matteo, il più grande pittore di icone di Tara Oltului. Siamo arrivati oggi alla terza edizione, che ha riunito pittori d'icone di Sibiu, i ben noti artisti di Scheii Brasovului, artigiani del Monastero Nicula della provincia di Cluj, Fagaras, Cartisoara, Arpas e Victoria? confesso il sacerdote Octavian Smadu.
Basilico d'anima romena
La mostra annua del Cammino dell'Icona ed il Festival Toaca sono già marchi registrati. Ma il parroco Smadu ha registrato altresì un assortimento di basilico creato da lui stesso. Il sacerdote porta sempre con sé il marchio 'Basilico d'anima rumena?.
L'icona come mediatore
Per i Cristiani ortodossi, l'icona non è solo una rappresentazione plastica dei volti dei santi, ma, soprattutto, è un mediatore tra il mondo sensibile e quello intelligibile, come mezzo di dialogo entro il culto tra i credenti e la divinità. In termini metaforici, l'icona è una vera e propria finestra attraverso la quale l'uomo e Dio possono guardarci reciprocamente in faccia.
I pittori d'icone hanno studiato la vita dei santi, hanno rappresentato i momenti più importanti della vita del Redentore, ?La Natività?, ?La Resurrezione?, la Madre di Dio con il Bambino Gesù, traendo ispirazione da antiche pitture su legno.
Il giuramento dell'icona
I giovani artisti che parteciparono alla terza edizione della mostra confessarono che, quando dipingono icone su vetro, subiscono una trasformazione, arrivando persino a fare un giuramento sull'icona. Si sentono profondamente legati ai loro artefatti creati e rifiutano di venderli. Molti di loro abbandonano la televisione ed il computer e si dedicano alla pittura delle icone.
L'icona sceglie il suo pittore
Nicoleta Suciu insegna iconografia e dirige il cerchio di pittura di Scheii Braşovului: ?Faccio da guida per 27 bambini; non siamo noi a selezionare i bambini ? sono loro che si rivolgono a noi. Molti di loro assistono regolarmente al servizio religioso e scoprono nelle profondità delle loro anime valori sconosciuti. Offriamo alternativa alla cosiddetta generazione del computer. I bambini vivono una profonda emozione quando dipingono un'icona. Un forte rapporto si stabilisce tra i bambini e l'icona; molti di essi credono di essere protetti dal santo che hanno dipinto.