La maschera della divinità
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Una caratteristica dello spirito di Codlea è la sua volontà di conservare le vecchie tradizioni. Durante l'estate, i tedeschi residenti a Codlea festeggiano Kronenfest; i romeni hanno il loro periodo speciale a Natale, una grand'opportunità per meravigliose manifestazioni culturali, riunite nel Festival dei Costumi Invernali.
Il Natale ed il Capo d'Anno
Il sindaco di Codlea, Alexandru Popa, assegna considerevoli somme alla Banda Folclorica "Magura Codlei", per promuovere e ravvivare le tradizioni tedesche e romene. "Nel nostro folclore, il più ricco ciclo tradizionale si svolge in occasione della festa di Capo d'Anno. Nel villaggio arcaico, i giovani si riunivano in comitive per girare i villaggi cantando i sermoncini. La comitiva, con la sua gerarchia, regolava l'intera vita della comunità".
Sostituti della divinità
Nel sud-est della Transilvania, l'oste dei giovani è accompagnato da una maschera antropomorfica. Il suo nome è Turca nei villaggi siti ai piedi delle Montagne Fagaras; sull'altra riva del fiume Olt, il costume è noto come Ariete. L'animale è il sostituto della divinità, che muore e risuscita durante il cerimoniale di Natale. La maschera Turca è confezionata d'una tovaglia cucita come un sacco, dal quale pendevano nastri e sciarpe variopinti, fiocchi di pelliccia di coniglio. La maschera viene indossata da un giovane ragazzo, cui è vietato di parlare ed accompagnare la comitiva alla chiesa, nei villaggi dove gli elementi precristiani non sono accettati. Turca è il simbolo del dio che muore e rinasce, mentre la comitiva è l'immagine di tutta la comunità.