Il Primo Bucaneve a Codlea
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La città di Coclea, nota come ?La Città dei Fiori? per le serre che esportavano una volta fiori in tutto il mondo, è già entrata nell?atmosfera primaverile. Sebbene ci fosse ancora inverno, i primi bucaneve sono spuntati ai piedi del colle Magura. Alla casa di cultura Codla c?è il tumulto d?inizio d?anno: i piccoli imprenditori, gli artigiani ed i commercianti si preparano per il Festival-gara ?Il Primo Bucaneve?.
Sfoggio della tradizione
Secondo il sindaco Alexandru Popa, il comune si propone di diversificare le attività culturali e renderle notte alla famiglia europea allargata. ?La prima manifestazione culturale importante sarà in occasione di San Valentino. Ottanta formazioni folcloristiche vi parteciperanno, nell?ambito di una gara strapiena di sorprese. Il Club degli Alunni sarà l?organizzatore della seconda manifestazione, in occasione del Festival ?Il Primo Bucaneve?. Una mostra di grafica, scultura e dipinti chiuderà l?evento. Continueremmo le nostre attività culturali tradizionali, arrivate alla loro quarta o sesta edizione, che attireranno, come di solito, gran numero di turisti romeni e stranieri?.
La Mela Dolce
Petrica Buhnici, il direttore della Casa di Cultura Coclea, organizzerà una nuova festa chiamata ?La Mela Dolce?, dal nome di una collina verte ove c?era una volta un meleto. Gli innamorati fanno ancora delle passeggiate romantiche sotto i pochi meli rimasti nella zona. ?Codlea rimane una locazione culturale interessante, che conserva le sue tradizioni. È la ragione per cui continueremmo le attività già iniziate e ne ideeremo altre che rappresentino la nostra comunità?, dichiarò Buhnici, uno dei più conosciuti scultori di Romania.
Il Gruppo ?Magura Codlei?
Il Gruppo folclorico ?Magura Codlei? riunisce, da 40 anni, i più grandi talenti della zona presso la Casa di Cultura. Lo stesso comprende oggi parecchi gruppi folcloristici che rappresentarono Brasov e Romania ad innumerevoli festival d?Occidente e dell?Europa Orientale. La città di Codlea non vede l?ora di valorizzare il suo patrimonio culturale, nell?ambito infinitamente più largo e diverso della via culturale europea.